mercoledì 14 ottobre 2015

Libri censurati, politici ignoranti e libertà di essere e leggere quello che ci pare

Piccolo blu e piccolo giallo
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“Leggimi subito, leggimi forte
Dimmi ogni nome che apre le porte
Chiama ogni cosa, così il mondo viene
Leggimi tutto, leggimi bene
Dimmi la rosa, dammi la rima
Leggimi in prosa, leggimi prima.”
(Bruno Tognolini)
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Parto da queste bellissime rime di Tognolini per aprire un post sulla questione “censura”  di tanti libri per bambini di cui alcuni politici sembrano improvvisamente interessarsi negli ultimi tempi.
Orecchie di farfalla
Non mi importa chi siano, mi importa (e mi fa male pensarlo) che queste persone culturalmente poco preparate dimostrino il loro unico interesse verso la letteratura censurandola.
La maggioranza di queste persone non ha mai letto questi libri, non sa nemmeno bene di cosa si tratti: questi politici, invece di fare il lavoro per cui sono pagati, si sono fatti trasportare dalla parola “gender” (gli anglismi fanno male alla lingua italiana) e hanno voluto metter becco in una materia che a loro non appartiene, perché si tratta di una materia meravigliosa, la letteratura.
Nei panni di Zaff
La letteratura apre la mente, la spalanca sul mondo, fa valicare confini inimmaginabili a chi se ne ciba, perché è costituita da libri scritti da uomini e donne con età diverse, differenti visioni della vita, regalandoci infinite esperienze e varietà di pensiero.
Da tutto questo, il lettore prende ciò che più lo stimola, ciò che più gli è vicino, ciò che più gli piace: così facendo, il lettore riesce ogni volta a cambiare, diventando diverso da ciò che era prima e da ciò che sarà in futuro.
Pezzettino
Ho iniziato a leggere a mio figlio prestissimo, sporcando gli albi illustrati con le prime pappe, ho proseguito leggendogli di tutto, senza mai censurare una parola, perché i bambini hanno bisogno di sapere e hanno la necessità di avere davanti un interlocutore sincero, per poter imparare ciò che c’è nel mondo, bello o brutto che sia, per prepararsi alla vita, con tutte le sue sfumature possibili.
Guizzino
Regalare a mio figlio la libertà di scelta significa aiutarlo a crescere consapevole e forte delle proprie idee, appoggiandolo in ogni momento, con o senza un libro in mano.
La censura della stampa e dei libri nello specifico ha sempre stabilito l’inizio di un periodo storicamente buio e privo di libertà d’espressione: censurare i libri equivale a metterli al rogo e, sinceramente, in un Paese democratico come il nostro è davvero intollerabile.
Il segreto di Lu
La rivoluzione parte da qui, dal combattere politici ignoranti a suon di letture, per far sì che le parole siano più forti dei bavagli che una democrazia non può e non deve sopportare.
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Ecco la lista dei libri per bambini censurati dall’ignoranza:

2 commenti:

cristina ha detto...

Questa faccenda dei libri vietati mi ha colpito molto, come madre, ma come come insegnante ed educatrice.
Ho deciso di fare una ricerca e di scrivere un articolo sulla questione; ve lo posto qui, magari può dare vita ad una riflessione in più.
http://www.lascuolapossibile.it/articolo/orecchie-di-farfalla-1/

Monia ha detto...

Grazie Cristina, condivido con piacere il tuo articolo: più voci ci sono meglio è!