Nelle bibliografie scolastiche cominciano a spuntare sempre più spesso le riduzioni dei classici: non basterebbe consigliare i libri scritti dagli autori originali (e non riassunti, che sanno tanto di bignami!) all'età giusta per apprezzarli?
Già dobbiamo augurarci di trovare buone traduzioni degli originali stranieri... ora anche i riassuntini?
Perché sempre pappette rifatte?
Perché privare i ragazzi e le ragazze della magia della parola di Mark Twain, London, Verne e tutti gli altri?
Esistono anche i "libri distillati" per adulti... Perché?
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